3° Classificato ex-aequo: “Articolo 27 comma 3” di Angelo Bani di Bientina (PI)

“Rispettare la fotografia e la sua maniera di prodursi è la prima prerogativa delle foto di Angelo Bani. La sua indagine fotografica è uno spaccato sulla realtà del carcere di Volterra.

Attraverso misurate comparizioni e l’uso sapiente delle luci, riesce a stimolare associazioni tra le varie fotografie che danno alla fine un panorama esaustivo di quella realtà. Una perfetta operazione di sintesi fa sì che non vi siano immagini ridondanti e assolutamente nessuna incoerente al tema affrontato.”

Articolo  27 , comma 3

La Costituzione della Repubblica Italiana, all’Articolo 27–comma 3 recita: “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato“.

In questo reportage, realizzato all’interno della Casa di reclusione di Volterra, ho cercato di mettere in evidenza come quanto sancito dalla nostra costituzione venga messo in pratica.

Qui, i detenuti hanno la possibilità di studiare, per conseguire sia il diploma di scuola media inferiore che superiore. Possono lavorare in sartoria, in lavanderia o in cucina.  Oppure praticare attività di svago come sport, musica, computer e biblioteca.  Sono diventati famosi per le “Cene Galeotte “dove, grazie al volontariato di alcuni chef famosi a livello nazionale, imparano ad allestire completamente una cena per 200 persone. Queste cene sono aperte al pubblico esterno, sponsorizzate interamente dalla Coop che, oltre a fornire il materiale necessario, assume i detenuti come cuochi e camerieri, ed il ricavato è devoluto in beneficienza alla fondazione “Il Cuore si Scioglie“.   Non ultima la “compagnia teatrale della fortezza“, diretta dal regista Armando Punzo , che mette in scena spettacoli sia all’interno che all’esterno del carcere.  Spesso in tournee su tutto il territorio nazionale. Da questa compagnia sono usciti attori che hanno recitato in film come “Gomorra“ tratto dal libro di Roberto Saviano, regia Matteo Garrone, premiato al festival di Cannes e col David di Donatello. E in film come “Reality “, dello stesso regista, premiato anch’esso a Cannes.

Pur rimanendo una situazione molto delicata e molto difficile, grazie all’impegno di tutti, detenuti, agenti di polizia penitenziaria, direttrice e collaboratori esterni, si cerca di mettere in condizione i carcerati, una volta scontata la pena, di essere reinseriti nella società.

ANGELO  BANI