1° Classificato: “Working Holiday Visa” di GABRIELE DUCHI di Arezzo

Per il garbo con il quale l’autore è riuscito ad indagare una particola re esperienza di vita condotta da giovani migranti che, grazie ad un particolare programma internazionale di scambi culturali, il working holiday visa, sperimentano un periodo di lavoro in un Paese straniero. Questo specifico fenomeno migratorio diventa così occasione per condividere assieme a improvvisati compagni di avventura i cambiamenti, e le novità che un soggiorno all’estero comportano.

Working Holiday Visa
Gabriele Duchi

Il Working Holiday Visa è un programma internazionale di scambi culturali. Il programma è destinato ai giovani dei circa sessanta paesi aderenti e consiste in un permesso di soggiorno temporaneo che permette, a coloro che lo ottengono, di lavorare nel paese per finanziare i propri viaggi. Promuovendo la mobilità tra i paesi partner, il programma alimenta veri e propri fenomeni migratori, di breve durata, destinati però, in molti casi, a concretizzarsi in migrazioni definitive. Il visto, facilmente ottenibile, concede ad un intera generazione la possibilità di sperimentare il mondo e le sue diversità, dà loro l’opportunità di conoscere nuove culture, spinge giovani di diversi paesi a vivere insieme e condividere, aiuta loro ad accettare e abbracciare il cambiamento, promuovendo l’emancipazione e l’auto-affermazione.
Tra i paesi partner , l’Australia è il più popolare, avendo concesso, nel solo 2015, 240000 permessi.
Le immagini di questo progetto indagano la vita quotidiana di questi migranti privilegiati, lontani da casa ed indipendenti dalle famiglie, vivono un avventura che si trasforma presto in abitudine, il nuovo diventa facilmente routine e l’ordinario si mescola con lo
straordinario. Alcuni di loro tornano nel loro paese di origine allo scadere del visto, altri espatriano per sempre.

Bio
Nel 2012 ho avuto il mio primo contatto con la fotografia, frequentando il corso di Fotogiornalismo presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze. A fine 2012 ho lasciato l’Italia. Da allora mi dedico alla fotografia di documentario indipendentemente, nel
2015 torno in Italia, dopo aver vissuto tra Nuova Zelanda e Australia.
Il mio lavoro “Working Holiday Visa” è recentemente stato selezionato per il circuito OFF di Cortona On the Move 2016, dove è in mostra in questo momento.