Tessera sociale 2024. L’immagine scelta per la tessera è di Pasquale Mariani, autore cui sarà dedicata la mostra estiva.

Mostra fotografica “Castelnuovo e il suo carnevale” di Tommaso Teora

dal 3 all’11 febbraio in Sala Suffredini a Castelnuovo di Garfagnana

Incontro con ALESSIO BADALASSI

Martedì 5 Marzo nella sede del Circolo Fotocine Garfagnana a Castelnuovo di Garfagnana incontro con ALESSIO BADALASSI.
Fotografo di Bientina in provincia di Pisa. frequenta da sempre la Garfagnana, attirato dalla natura, dal paesaggio, dalla gente. Ha all’attivo diverse mostre fotografiche realizzate anche in Garfagnana, a Pontecosi e all’Orecchiella.
Si è avvicinato quest’anno al Circolo Fotocine Garfagnana che, seppur venendo da lontano, frequenta con continuità.
Il suo motto è “la fotografia fatta con passione” e le immagini che presenterà lo dimostreranno, già il fatto di venire da lontano è del resto testimonianza di passione.

A Gallicano mostra delle foto di OBIETTIVO ITALIA – Censimento fotografico

 “MI SIEDO, MI RIPOSO E PENSO… n.2”  Mostra di Tommaso Teora

CORSO DI FOTOGRAFIA LIVELLO BASE

Il 5 Aprile 2024 ha preso avvio il corso di fotografia di base (12 incontri), rivolto a coloro che desiderano avvicinarsi alla teoria e alla pratica della fotografia con i vari argomenti in programma affrontati in maniera semplice e graduale, non dimenticando che una buona fotografia nasce non solo da una serie di scelte legate ad aspetti di natura tecnica, ma anche dalla capacità di sviluppare una sensibilità estetica e visiva verso il mondo che ci circonda.
Il corso si articola in dieci lezioni frontali, coadiuvate dal supporto di diapositive digitali ed audiovisivi e due uscite in esterno utilissime per trasformare la teoria  in pratica. Il corso è tenuto da MARCO BARSANTI

Fotoamatori e diapositive. Per un archivio dei fotoamatori della Garfagnana.

Il Circolo Fotocine Garfagnana avvia un progetto per il recupero della memoria storica contenuta nelle scatole di diapositive che tanti fotoamatori dal 1980 agli anni 2000, hanno accumulato negli armadi delle proprie case, destinate probabilmente ad una triste fine.
Chiediamo agli autori di affidare al Circolo 100 diapositive, ci proponiamo di digitalizzarle ed inserirle in un archivio perché resti memoria dell’autore e testimonianza del contenuto.
Per informazioni e adesioni contattare info@fotocinegarfagnana.it

Incontro con  Nicoletta Cerasomma

Martedì 23 aprile in Sala “L.Suffredini” in Piazzetta Ariosto, ospite del Circolo Fotocine Garfagnana la fotografa Nicoletta Cerasomma, che a Castelnuovo Garfagnana ha vinto in Agosto il Portfolio dell’Ariosto 2023.

Nicoletta Cerasomma è una fotografa e artista pop surrealista che pratica la staged photography.

Dopo aver studiato fotografia prima con Roberto Evangelisti quindi presso lo Studio Marangoni a Firenze, si è dedicata alla fotografia di moda quindi alla foto di scena evolvendo poi ad artista indipendente focalizzata sulla produzione di tableaux fotografici.

Il suo lavoro è altamente concettuale e complesso: come artista surrealista incorpora archetipi e iconografia culturale con narrazioni satiriche ispirate all’inconscio collettivo. Appoggiandosi al linguaggio visivo del surrealismo pop, mette in scena composizioni narrative che mettono a nudo il ventre della vita moderna. Nicoletta si ispira alla dicotomia dei temi Bellezza e Decadimento che ama incorporare nelle sue opere per evocare la contemplazione e il dibattito sulla condizione umana, attraverso immagini fisse vivide e provocatorie e una tecnica cinematografica.

Dal 2020 ha ottenuto numerose nomination e premi grazie al suo lavoro che raffigura donne inserite in scenari suggestivi. Presentato per la prima volta al Sony World Photography Award, il suo lavoro è stato selezionato come finalista vincitore nella categoria creativa. Ha anche vinto il Julia Cameron Award, il premio Pollux e nominata talento dell’anno 2021 da Fresheyes e Gup Magazine.

Il portfolio “Velvet Waves”, vincitore del Portfolio dell’Ariosto 2023 e quindi finalista di Portfolio Italia, si ispira alla storia di Maria Luisa di Borbone che fu duchessa di Lucca. Durante il suo regno, Lucca conobbe un nuovo Rinascimento. Il suo buon governo fu ispirato dalla saggezza, dalla misericordia e dalla prosperità. Ha fondato scuole di formazione per l’educazione femminile e ha sostenuto artiste donne in un mondo dominato da figure maschili. Recentemente ha presentato i suoi lavori in una personale in Santa Caterina a Lucca.

“Il mio intento – spiega Cerasomma – è quello di diffondere l’eredità di tutte quelle donne che hanno avuto un ruolo attivo nella nostra comunità, restituendo loro quel posto nella storia di cui sono state private. Oggi è nostra responsabilità dare loro voce e nello stesso tempo abbattere le barriere che ostacolano la parità di genere. Un tema di strettissima attualità dove la tradizione si mescola sempre più al mio vissuto”.

Una bella serata con una fotografia molto pensata, piena di simbolismi, esteticamente molto gradevole, spiegata nei dettagli, ricca di riferimenti storici puntualmente rappresentati. Nicoletta Cerasomma è davvero un’artista che si diverte ad usare la fotografia per comporre i suoi tablaux con riferimenti particolarmente a storie di donne lucchesi celebri ma spesso dimenticate.

Astrofotografia con David Grilli

Incontro con  Massimo Cavalletti: “La mia America tra deserto e …deserto “

Martedì 11 giugno alle ore 21,15 presso la sede di Villaggio UNRRA, 44 ospite il fotografo MASSIMO CAVALLETTI che presenta una serie di foto dal suo recente viaggio americano “La mia America tra deserto e …deserto “.

Nato a Lucca nel 1954, ha svolto per quarantatrè anni il lavoro di insegnante elementare. Attratto già nell’adolescenza dalla fotografia, ne fa una vera e propria passione nel 1980 con l’acquisto della prima reflex. Appassionato di bianco e nero, che sviluppa e stampa personalmente, produce sequenze e fotomontaggi con i quali, dalla metà degli anni ’80 e fino alla metà degli anni ’90, partecipa a concorsi nazionali e internazionali ricevendo lusinghieri riconoscimenti. Partecipa a numerose mostre collettive a Lucca e in altre città italiane. Partecipa con una serie di foto alla pubblicazione del libro Dieci fotografi per la Luminara e a 10 fotografi per 10 artisti che si tiene al museo d’arte moderna Pecci di Prato. Sue foto sono pubblicate sulla rivista Il Fotoamatore e Fotoit e sul libro edito dalla Fiaf per celebrare il 50° anno della nascita. Dal 1987 è socio e poi Vice Presidente del FotoCineClub Manifattura Tabacchi di Lucca.

interrompe la sua attività nel 2000 per riprenderla nel 2011 prima sul sito Maxartis, sul quale collabora anche a iniziative per lo sviluppo della cultura fotografica e dal 2015, nuovamente iscritto alla FIAF, riprende l’attività concorsistica, soprattutto internazionale, ottenendo diverse onorificenze internazionali. Nel 2020 pubblica per “Il labirinto dell’immagine” il libro “Cercando un’altra vita”, un reportage sul reparto di Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’ospedale di Barga. Dal 2021 è Delegato Provinciale FIAF di Lucca e socio del Fotoclub Lucchese BFI.

“La mia America tra deserto e …deserto” è il racconto di un viaggio nel Sud-ovest degli Stati Uniti con il deserto costante del viaggio.  Un compagno a volte desolante, a volte affascinante, a volte meraviglioso. Mutevole, dai tanti aspetti, dai tanti, spesso bellissimi, colori. Nomi mitici: Death Valley, la valle della morte, una depressione 86 metri sotto il livello del mare, Zabriskie point, il luogo che dà il nome all’omonimo film di Antonioni, Bryce Canyon, uno dei luoghi americani più frequentati, Arches Park, una delle meraviglie d’America con oltre 2000 archi di arenaria, la Monument Valley, le White Pocket, uno degli angoli più incredibili del nostro pianeta, l’Antelope Canyon, uno slot tagliato nella montagna,  in cui la luce, soprattutto nelle ore centrali del giorno, infilandosi nelle strette aperture in alto, produce effetti strabilianti di colore e poi la mitica Route 66 e la città di San Francisco.

“Marocco: Dio, patria e Re” il fotografo Feliciano Ravera a Castelnuovo Garfagnana

Giovedì 27 giugno alle ore 21,15 a Castelnuovo di Garfagnana presso la sala “L.Suffredini” della Rocca Ariostesca in Piazzetta Ariosto il Circolo Fotocine Garfagnana ha ospitato il fotografo e socio del circolo FELICIANO CRISTOFORO RAVERA con una serie di foto da un suo recente viaggio in Marocco che già nel titolo sintetizzano la sua visione di questo grande paese nord africano “Marocco: Dio, Patria e Re”.
Nato a Castelnuovo di Garfagnana nel 1954, Feliciano Ravera è da sempre impegnato in tante iniziative culturali che riguardano la Garfagnana. Già amico e studioso di Fosco Maraini, con il suo libro “La 34^ casa di Fosco Maraini” M.P.Fazzi ed.,2012, diventa uno dei suoi principali conoscitori, diffusore della sua opera in zona e oltre, collabora a tutti i progetti che riguardano la sua figura, diventata sempre più importante per l’intera Garfagnana, sua ultima dimora e ora, dopo l’acquisizione della casa all’Alpe S.Antonio, meta di laici pellegrinaggi. Negli ultimi anni ha collaborato alla mostra di pittura ed è coautore del catalogo “Gino Bertoncini, luce sentimento” ed. M.P.Fazzi e alla realizzazione del catalogo e della mostra retrospettiva dei lavori artistici della M.^Giovanna Fiorani –Scuola elementare di Casciana. Con la sua collaborazione il Circolo realizzerà a luglio una vasta mostra retrospettiva accompagnata da ampio catalogo, sulla fotografia di Pasquale Mariani.
“Marocco: Dio, Patria e Re” è il racconto di un viaggio in Marocco affrontato nella tarda primavera di quest’anno. Un viaggio che ha riguardato le citta imperiali ma che si è anche addentrato nei villaggi e nelle Medine, confrontandosi con la vita reale di questo popolo, per visitare villaggi e oasi animati da una rete di associazioni e cooperative desiderose di migliorare le condizioni di vita delle proprie comunità attraverso il lavoro. Un viaggio di incontro con la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, e delle comunità impegnate nel sociale e nell’economia solidale. Le concerie di Fes, l’importante artigianato, la Cooperazione femminile di raccoglitrici di rose ecc.. Non manca l’opera di ex-migranti vissuti in Italia per diversi anni e diventati “ambasciatori dal basso” e mediatori culturali. Tutto questo affrontato con l’occhio educato e culturalmente curioso di Feliciano Ravera che attraverso il racconto e la macchina fotografica cercherà di riportarci le sensazioni del viaggio ed una migliore conoscenza di questo grande paese sostanzialmente sconosciuto.
Nel corso della serata consegnati gli attestati di partecipazione agli allievi del Corso di Fotografia svoltosi recentemente da aprile a giugni a cura di Marco Barsanti.

Pasquale Mariani “Fotografia come pensiero”, mostra a Castelnuovo Garfagnana e Villa Collemandina

Una grande iniziativa per valorizzare uno dei primi fotoamatori garfagnini. Questo il significato della mostra retrospettiva su Pasquale Mariani “Fotografia come pensiero” inaugurata Sabato 13 luglio alle ore 18 nella Rocca Ariostesca di Castelnuovo di Garfagnana. A realizzare la mostra è il Circolo Fotocine Garfagnana che da tanti anni è al centro delle iniziative espositive che vengono proposte a Castelnuovo Garfagnana.
Pasquale Mariani (Castelnuovo G. 30.03.1937 – Villa Collemandina 02.11.2022) è stato uno dei primi fotoamatori garfagnini del dopoguerra. Negli anni “60 fu opinionista e critico sulla rivista Popular Photography Italiana. La collaborazione con il Centro Diaframma Canon di Milano e con Lanfranco Colombo gli permise di organizzare a Castelnuovo Garfagnana mostre di celebri fotografi: Mario Giacomelli e Luciano D’Alessandro nel 1969, Mary Ellen Mark e Giorgio Lotti nel 1970. Pasquale Mariani inizia negli anni “60, con una ricerca fotografica di tipo documentativo; una sorta di reportage in B/N stampato in proprio in camera oscura. Attratto dalla fotografia di Luigi Ghirri, la sua ricerca fotografica diventa nel tempo simbolica e introspettiva, non tende all’estetizzante anzi lo rifiuta a priori, i suoi soggetti, soprattutto in età matura, sono essenziali fino al minimalismo e ci introducono nella fotografia metafisica e concettuale.
Lavorò come impiegato presso l’impresa edile F.lli Scardovi  di Bologna con cui girò l’Italia fino alla residenza di La Spezia. Frequentava regolarmente la Garfagnana e una volta raggiunta la pensione, soggiornerà con la moglie a Canigiano nel comune di Villa Collemandina, paese dal quale discende la storica famiglia Mariani. La passione per la fotografia non lo lascerà mai, neppure al fatidico passaggio dall’analogico al digitale. La sua intelligenza e preparazione scientifica lo rendevano capace di adeguarsi alla modernità e all’uso disinvolto degli strumenti informatici, smartphone compreso.  Ha continuato sino all’ultimo a fotografare e sperimentare con spirito volitivo e anticonformista, lasciando un copioso numero di immagini, dal B/N al colore, dalla diapositiva al digitale. Dal suo vasto archivio, lasciato dopo la morte all’amico Cristoforo Feliciano Ravera, è stato selezionato un interessantissimo repertorio di fotografie stampate sul catalogo a corredo della mostra, curata dal suddetto in collaborazione con il Circolo Fotocine Garfagnana.
Alla inaugurazione e presentazione del catalogo sono intervenuti oltre ai Sindaci di Castelnuovo e Villa Collemandina, il curatore della mostra Cristoforo Feliciano Ravera, Enrico Barsanti, amico di Pasquale, Enrico Stefanelli di Photolux e Pietro Luigi Biagioni della Fondazione Cresci.
La mostra è a Castelnuovo in Sala Suffredini fino al 28 luglio, dopo di che sarà riallestita nel Chiostro di San Sisto a Villa Collemandina dal 3 al 8 agosto.

Castiglione Garfagnana: Mostra  di pittura “Giovan Battista Santini: memorie del Novecento”

Alla importante mostra, svoltasi dal 19 al 24 luglio, promossa dalla Filarmonica Alpina di Castiglione Garfagnana, il Circolo Fotocine Garfagnana  ha contribuito mettendo a disposizione gli otto pannelli espositivi.

Maurizio Maggiani con la mostra fotografica “Narciso meccanico” a Castelnuovo di Garfagnana
29 luglio – 25 agosto 2024

Narciso meccanico arriva in Garfagnana. Lunedì 29 luglio alle ore 17.30 inaugurazione a Castelnuovo di Garfagnana della

La mostra fotografica di Maurizio Maggiani “Narciso meccanico Una fotocamera per specchiarsi nel mondo (1971-2023)”, in una nuova e splendida edizione, con una sessione “La mia Garfagnana”, interamente dedicata alle foto scattate da Maggiani in Garfagnana, che nel 2006, uscirono nel libro  fotografico “I luoghi dell’anima. Viaggio sentimentale in Garfagnana”, testi di Maurizio Maggiani, è stata esposta a Castelnuovo di Garfagnana dal 29 luglio al 25 agosto. La sezione “La mia Garfagnana” fino al 15 settembre. Sono state ospitate a Castelnuovo Garfagnana nella Sala Suffredini in Piazzetta Ariosto e nella Sala di Via Fulvio Testi n.6.
Inaugurazione Lunedì 29 luglio, ore 18.00, in Sala Suffredini alla presenza dell’autore, dei curatori, del sindaco Andrea Tagliasacchi e del presidente dell’Unione Comuni Garfagnana David Saisi. Evento di chiusura Domenica 25 agosto alle ore 18, nella Rocca Ariostesca, con Agnese Pini (direttrice de La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno) che dialoga con Maurizio Maggiani sul nuovo libro di Maurizio Maggiani “La memoria e la lotta. Calendario intimo della Repubblica” (Feltrinelli, 2024).

Si tratta della prima mostra retrospettiva su cinquant’anni sul suo meno noto lavoro di fotografo dello scrittore, uno dei maggiori narratori contemporanei italiani. Un lavoro in gran parte inedito, a cura dell’associazione Archivi della Resistenza, che ha costituito un piccolo caso nel mondo della fotografia, suscitando attraverso il catalogo della mostra (uscito nella Serie Sguardi della collana Verba Manent di Edizioni ETS)  l’interesse di personalità del mondo della fotografia e della cultura che ne hanno scritto o lo hanno presentato: Uliano Lucas, Michele Smargiassi, Attilio Scarpellini, Tomaso Montanari, Monica Di Barbora, Gioacchino Toni.

Se molto sappiamo dello scrittore Maggiani, in pochi sanno che tra i tanti lavori svolti prima di diventare uno scrittore affermato c’è stato anche e soprattutto quello del fotografo: una passione che non ha mai smesso e che ha costituito quasi un “secondo mestiere” lungo i decenni, in parallelo alla sua attività pubblica di scrittore e opinionista. Siamo in presenza di un vastissimo archivio fotografico, con foto a partire dal 1971, dal lungo Sessantotto, fino all’attualità (l’ultima foto in mostra proviene dall’alluvione che ha colpito la Romagna e in particolare da Faenza), con decine di migliaia di fotografie. Una tale varietà ha permesso di rintracciare le foto nelle varie stagioni (e tecniche) della fotografia italiana e nel percorso parallelo della narrativa di Maggiani.

La mostra è accompagnata da installazioni audiovisive, paesaggi sonori con gli audio originali dell’epoca e con un’intervista inedita a Maggiani. Dal punto di vista tematico l’archivio spazia tra molte stagioni individuai e collettive; gli anni della contestazione e gli esperimenti didattici nella scuola dell’inclusione e nei doposcuola alternativi (Rodari, Lodi, Munari), le lotte operaie e una nuova forma di vita liberata, che attraversò la comunità degli anni Settanta, il gruppo di fotografi animato da Sergio Fregoso, il paesaggio e la città in una ricerca delle trasformazioni in atto, il ritratto sociale e gli affetti familiari, le fonti di ispirazioni e di personaggi e fatti, poi rielaborati nella sua narrativa.

La sezione “La mia Garfagnana” con 48 foto/figurine dedicate al viaggio sentimentale dello scrittore, che ha frequentato la Garfagnana almeno per un decennio tra 1997 e 2006. Grazie a questo soggiorno ha scritto il romanzo ambientato in questa regione “La meccanica celeste” del 2010.

Domenica 25 agosto alle ore 18, a Castelnuovo di Garfagnana nella Sala Suffredini della Rocca Ariostesca, a conclusione della mostra fotografica dello scrittore Maurizio Maggiani “Narciso Meccanico. Una fotografia per specchiarsi nel mondo 1971-2023” a cura di Archivi della Resistenza, evento di chiusura con Agnese Pini (direttrice de La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno) che dialoga con Maurizio Maggiani sul nuovo libro di Maurizio Maggiani “La memoria e la lotta. Calendario intimo della Repubblica” (Feltrinelli, 2024).

Mostra ed eventi sono stati promossi da Comune di Castelnuovo di Garfagnana, Unione Comuni Garfagnana, Circolo Fotocine Garfagnana e Cappelli Costruzioni che hanno collaborato con Archivi della Resistenza- Circolo Edoardo Bassignani aps di Fosdinovo.

Presentazione del libro fotografico di Stefania Adami “Adagio napoletano”

Sabato 12 ottobre alle ore 17 a Castelnuovo di Garfagnana nella splendida cornice della Rocca Ariostesca, Stefania Lasagni e Massimo Mazzoli, Direttore del Dipartimento Cultura della FIAF,  hanno presentato il libro fotografico di Stefania Adami “Adagio napoletano”, pubblicato quale premio al Festival della Fotografia Italiana nell’ambito della call Percorsi – Dal progetto al libro fotografico. Presentato fresco di stampa a Giugno 2024 al Festival della Fotografia Italiana svoltosi a Bibbiena, Poppi e Stia, il libro di Stefania Adami “Adagio napoletano”, è pubblicato nella collana monografie FIAF.

Il progetto si è guadagnato l’ambito traguardo grazie alla potenza e coerenza, anche stilistica dello stesso, come si è avuto modo di apprezzare quando l’omologo portfolio è stato presentato in mostra a Castelnuovo Garfagnana, dove ha vinto il Premio Fosco Maraini 2022, oltre che a Napoli ed in mezza Italia.

L’ambiente raccontato è il dedalo di vicoli che si snoda a poche decine di metri dal rumoroso ed affollato Centro storico di Napoli. Sono i Quartieri Spagnoli, fino a qualche anno fa proibiti ai turisti, che ancora oggi vi si addentrano soltanto per poche decine di metri per raggiungere una pizzeria o una trattoria. Qui non si trova il traffico né la folla, c’è il silenzio. Al piano terra di questi palazzi così alti da nascondere il cielo, famiglie napoletane poco abbienti vivono nei “bassi”, piccoli appartamenti composti da uno o due vani, così bui da indurre spesso a lasciare aperta una comunicazione sulla strada attraverso l’unica finestra o porta-finestra che lascia penetrare all’interno la scarsa luce dei vicoli. La tonalità scelta per le fotografie non richiama i colori che spavaldamente illustrano le tipiche vedute napoletane, ma neppure il drammatico bianco e nero, la luce con sfumature ambrate del Portfolio rispecchia il calore umano che permea questi vicoli. Le fotografie hanno una composizione rigorosa, ordinata, i personaggi sono pochi e ben definiti, descritti con grande sensibilità e rispetto, spesso inquadrati in una cornice, che sia una porta, una finestra o l’angusto spazio tra due edifici.

Come scrive Claudia Ioan, in uno dei testi di presentazione: “un universo dal tempo dilatato, in cui una nutrita serie di protagonisti si avvicenda all’interno di tableaux vivants non costruiti, ma reali: è il mondo di Adagio Napoletano, un affresco fotografico sapiente, carico di umanità, frutto dello sguardo empatico e autoriale di Stefania Adami. Nelle sue fotografie, in un caleidoscopio di palcoscenici contigui, prende vita indimenticabile uno spaccato sociale, urbano, economico e culturale di una Napoli dalle radici antiche: da secoli, come è noto, i Quartieri Spagnoli ospitano in piccolissime abitazioni una popolazione incredibilmente numerosa. Intere famiglie si accalcano in una stanza (a volte due) al piano terra, dove si vive, si mangia, si dorme in promiscuità. Le miserie e i disagi storici (narrati in letteratura da Matilde Serao e Curzio Malaparte) sono stati sempre compensati da valori di umanità fortissima, espressi anche da Eduardo De Filippo nelle sue toccanti commedie dal sapore dolceamaro”.

Il fotografo Gianfranco Capitani, 40 anni dopo – Ricordi ed un filmato inedito a Castelnuovo Garfagnana.

A 40 anni dalla prematura scomparsa di Gianfranco Capitani, il Circolo Fotocine Garfagnana ha organizzato per sabato 26 ottobre, alle ore 17 a Castelnuovo di Garfagnana presso la Sala Suffredini, un incontro per ricordarlo attraverso le sue fotografie, un filmato inedito e le testimonianze di amici.

Gianfranco Capitani, per gli amici “Tani” è nato a Castelnuovo nel 1931 ed è stato uno dei primi fotoamatori locali degli anni ‘60. Con la madre gestiva la cartoleria-edicola posta in un angolo di Piazza Umberto a Castelnuovo Garfagnana, nota come “bottega del Tani”. Appassionato anche di montagna, era socio della sez. CAI Garfagnana, dopo un’incurabile malattia, muore prematuramente all’età di 53 anni il 1° novembre del 1984.

A ricordarlo gli amici Piero Biagioni e Feliciano Ravera rispettivamente quale coautore della presentazione del libro fotografico “Gente e luoghi di Garfagnana” (Ed. M.P. Fazzi Lucca 1991) e quale esperto fotografo che selezionò con Gino Bertoncini le immagini del volume. Presentato inoltre un filmato inedito del regista Alessandro Marzocchini “Le immagini del Tani”, realizzato nel 1987 con la fotografia di Mario Bernardo, già noto direttore della fotografia cinematografica, il montaggio di Graziana Quintalti e le musiche di Lamberto Macchi, accompagnati da un testo dello stesso Marzocchini. Hanno partecipato anche la cugine Gabriella e Vincenza Raviotta giunte appositamente da Milano. Per l’occasione è stata allestita una mostra di 24 fotografie originali di Gianfranco Tani e proiettate le immagini del libro ed altre foto, appositamente digitalizzate.

Così lo tratteggiava Gino Bertoncini nella presentazione del libro: Gianfranco Capitani, è stato fotografo dilettante nel senso più eletto del termine cioè che della fotografia si è dilettato, ma con una passione e con risultati così personali da dedicarvi tutto il tempo disponibile dopo il lavoro. In un quindicennio ha accumulato una produzione enorme, con una mole di lavoro che solo una convinzione sicura poteva giustificare. Quasi 9000 fotogrammi: un documento unico di un ambiente e di una terra che la presenza operosa dell’uomo ha valorizzato ma che si sta velocemente alterando. Sembrerà singolare come da una attrezzatura così modesta, Tani fotografava con una Zenith a telemetro, discendano tali risultati, ma questo rientra in quella disarmante semplicità, in quella concretezza estrema del suo atteggiamento dinanzi alle cose e nell’uso geniale che sapeva farne.

L’ambito delle sue escursioni fotografiche andava dalla piazza di Castelnuovo alle campagne dei dintorni per spingersi sino alla montagna. Ma il soggetto delle sue fotografie era “l’uomo” nella sua quotidianità nel suo ambiente vitale.  La posizione della sua bottega, affacciata sulla piazza, come punto di vista, era per lui un osservatorio straordinario. Capitani ha eletto a protagonista della sua ricerca la gente comune che frequentava il mercato, così come gli agricoltori intenti ai lavori nei campi, testimoniando le ultime attività della trascorsa Civiltà Contadina della nostra terra.  Grazie alla sua interpretazione e sensibilità “raggiunge sorprendentemente il margine stretto della poesia”.

Incontro con  Massimo Cavalletti: “In giro per la Spagna”

Giovedì 21 novembre alle ore 21,15 a Castelnuovo di Garfagnana nella Sala Suffredini della Rocca Ariostesca, messa a disposizione dal Comune di Castelnuovo Garfagnana, il Circolo Fotocine Garfagnana  organizza l’incontro con il fotografo MASSIMO CAVALLETTI che presenterà una recente serie  fotografica dal titolo “In giro per la Spagna”.

“In giro per la Spagna” è il racconto di un viaggio nella penisola iberica con lo sguardo da turista itinerante, su tante piccole realtà che impreziosiscono il viaggio in una terra ricca di storia, cultura e bellezze naturali, alla ricerca di quel qualcosa, spesso al di fuori dei grandi circuiti turistici, che produce emozione e rende il viaggio degno di essere compiuto. Vedremo deserti dove gli agenti atmosferici hanno disegnato forme particolari; coste impervie e frastagliate, zone paludose, fiumi colorati e miniere che hanno ridisegnato il paesaggio, a volte rendendolo mirabile tanto da essere dichiarato patrimonio Unesco; opere d’arte moderna e contemporanea.