Mostra collettiva “PLURALE,SINGOLARE” , mostra con patrocinio FIAF n. M19/09, di 13 autori più 11 allievi del Corso di fotografia, Castelnuovo di Garfagnana, Sala Suffredini 11 – 26 Aprile 2009. Ogni autore partecipante ha a disposizione uno spazio, che può fotograficamente riempire liberamente, per formato delle immagini, temi e numero di foto. Catalogo sintetico della mostra di 32 pagine.

Hanno preso parte alla mostra….

  • Stefania Adami – “Diversamente alberi”
    Soggetti comuni non sempre avvenenti,/compagni romantici, ignari e silenti,/risiedono un mondo diverso dal loro./Sposati per sempre a quel tratto di suolo/d’umane esigenze ricolmo e ignorato,/non sanno di essere a volte un pò tristi,/non sanno di vivere, spesso, non visti…/Finisce al cemento il bordo del prato.Stefania Adami, marzo 2009
  • Manuela Angelini – “Gli uomini della torre gru”
    La necessità di disporre di macchine che agevolassero il lavoro nelle costruzioni è comparsa quando si sono formate le prime società “complesse”, caratterizzate dalla concentrazione demografica in grandi nuclei urbani e da una struttura sociale gerarchica. Nell’evoluzione delle macchine da cantiere, il Rinascimento rappresenta una tappa importante con l’architetto Francesco di Giorgio Martini che ha disegnato una serie di macchine di notevolissima complessità per sollevare e posizionare colonne, obelischi e torri e il grande contributo di Leonardo nel campo della meccanica, che attraverso gli studi sulle carrucole e la gru girevole, costituisce un momento fondamentale nella ricerca di nuove tecnologie e nuove applicazioni. Ma se è vero che ai tempi dei Romani le macchine da cantiere, costruite prevalentemente in legno, erano mosse da energia muscolare, umana o animale e funzionavano grazie all’azione concatenata di elementi essenziali per la trasmissione dell’energia, è anche vero che ad oggi, nonostante la tecnologia nel campo delle macchine da cantiere abbia fatto salti da gigante, non possiamo negare che l’uomo è ancora fondamentale per far muovere certi meccanismi, con la sua energia muscolare, la sua concentrazione, la sua professionalità.
  • Fabrizio Bertagni – “Guerra e pace a S.Felice sul Panaro”
    San Felice sul Panaro…un tranquillo paese in provincia di Modena che ogni anno nel mese di Marzo diviene un luogo MAGICO. Figuranti non professionisti mimano situazioni sempre diverse. Quest’anno è GUERRA E PACE : il silenzio è rotto da un boato…inizia la battaglia…ed ecco uscire, dalla cortina di fumo…reduci,crocerossine,vedove,orfani e poi…finalmente…arriva LA PACE colorata da un girotondo pieno di fiori…
  • Gabriele Caproni – “Vita volat, lux manet”
    La vita inesorabilmente scorre, anche ciò che pare immutabile cambia. La luce fissa l’esperienza vissuta in un’immagine, che sovente diventa “IL” ricordo. Le foto qui presentate sono indubbiamente “foto ricordo”. Ricordo “vivo”, fonte di stimolo di altri ricordi personali per chi in questi ambienti ha trascorso parte della propria vita. Ricordo di un’esistenza, nella forma presentata, per chi di questi luoghi non ha mai avuto esperienza diretta. Grazie alla luce, questi ambienti rimangono ancora visibili
  • Stefano Elmi – “Sarajevo”
    “… cupe vampe livide stanze/occhio cecchino etnico assassino/alto il sole: sete e sudore/piena la luna: nessuna fortuna/ci fotte la guerra che armi non ha/ci fotte la pace che ammazza qua e là/ci fottono i preti, i pope, i mullah/l’ONU, la NATO, la civiltà/bella la vita dentro un catino bersaglio mobile d’ogni cecchino/bella la vita a Sarajevo città
    questa è la favola della viltà…” da “Cupe vampe” C.S.I.
    Mossi dal testo della canzone dei C.S.I. siamo andati a vedere che cosa fosse veramente questo “catino”.
    Quello che abbiamo sempre pensato è che fosse una città di cui “l’occidente” se ne fregava, e quello che abbiamo trovato appena arrivati sono state le vetrine luminose e asettiche delle marche di abbigliamento fra le più famose.
    Quello che abbiamo visto è stato lo sfrecciare delle jeep della Nato, Eurofor, Osce, Onu, Carabinieri, Gendarmi francesi, ma nessuno che si fermava mai. Quello che abbiamo notato in una città costituita in gran parte da popolazione musulmana, sono stati solo una manciata di veli che coprivano le teste delle donne.
    Quello che abbiamo fatto noi è stato di fermarci a pensare un po’. Stefano Elmi
  • Pietro Guidugli – “Giovani e agricoltori”
    Dalle ceneri di una agricoltura di sopravvivenza, anche in Garfagnana qualche giovane affronta con tenacia, passione, idee nuove e coraggio l’avventura imprenditoriale in agricoltura. Ecco in questa carrellata Michele, Mario, Gabriele, Paolo, Graziano, Stefano, Barbara e Marco, che hanno avviato interessanti attività, pieni di speranza in un futuro legato intimamente al nostro territorio.
  • Anita Lenzi – “Vita da manichini”
    ANNO 2009 : Anno di crisi finanziaria. Le economie dei paesi più evoluti del pianeta,rischiano di soffocare nella morsa dei suoi stessi tentacoli.
    FIRENZE : Città d’arte. Simboli di culture antiche che si fondono con i segni della società moderna nata dal consumismo. UNA DONNA. Da dove vengo ..chi sono.. dove sto andando…?? Sto vagando in una giungla di manichini viventi. E’ la giostra dei desideri/dove un burattinaio avido/manovra i fili dei miei pensieri.   FINZIONE O REALTA’ ? / DI QUA O DI LA’ DALLA VETRINA ? / IL MANICHINO CHI E’ ?
  • Simone Letari – “InvernoGrafie”
    Grafismi ricercati lungo la strada che porta da Casone di Profecchia a San Pellegrino in Alpe.
  • Gigi Lusini – “Omaggio a McKenna”
  • Maria Magagnini – “Guardando attraverso”
    Utilizzare l’inquadratura per giocare a scoprire una seconda cornice che delimiti e valorizzi il campo visivo del guardare attraverso. La feritoia di una fortezza, le zampe di un cavallo, la ruota di una bicicletta disegnano gli insoliti contorni di una realtà multiforme.
  • Stefano Prontelli – “Atmosfere”
    Mezzogiorno,inverno,una giornata di fitta nebbia,pausa pranzo. La mia fotocamera mi guida sulla riva del lago di Pontecosi e raccoglie atmosfere ovattate,irreali…. E’ l’una devo rientrare….Addio pranzo…
  • Tommaso Teora – “Flessibilità nascoste”
    La flessibilità della linea, la sinuosità delle curve che si vanno creando, riproducono un’atmosfera magica…. Lo sguardo scivola cullato da forme che la natura ed il paesaggio ci offrono.
  • Giuliana Valdrighi – “Amore per le viti………e vita”
    Beppe 80 anniNorma 75, una vita passata a coltivare la propria terra.
    Con amore,dedizione,passione e attese…… si attese, cheper il loro vino sia una buona annata,e che possa allietare con il suo gusto le loro fatiche. 
  • Allievi del Corso di Fotografia con alcune foto o piccoli lavori: Diego Basenghi, Odille Bertoncini,Alessandro Cecconi, Matteo Cosimini, Alice Dini, Mauro Dini, Daniele Ghiloni, Massimo Graziani, Gianluca Lunardi, Matteo Lunardi, Giovanni Mori, Diego Papera, Luca Salotti
Nell’ambito della manifestazione:
Sabato 18 Aprile ore 21 – Incontro con Enzo Cei
Incontro con un grande autore che ha fatto il salto dal mondo foto amatoriale al professionismo di qualità. Autore FIAF dell’anno 2008. Autore di prestigiosi libri da “Cavatori” fino all’emozionante “Trapianti”.

Enzo Cei
Nato a Pisa nel 1949 da famiglia contadina, autodidatta, dagli anni ’70 si occupa di fotografia narrativa, scegliendo l’ordinario come “evento” dentro storie radicate nel territorio di cui fa parte.
Per aderire alle cose come gli è naturale, ha organizzato la sua attività lontano dalle leggi proprie della committenza, se necessario seguendo per anni i suoi progetti.
Nel lavoro, costume, sanità, vissuti sociali e arte trova le idee e le risorse per pubblicare i suoi libri, curandoli affinché rispettino fino in fondo le loro finalità di informare documentando.
È un lavoro che accorda contatti umani e conoscenza dei fatti nella luce naturale che li accoglie; ma saranno poi ostinati e ripetuti procedimenti di camera oscura a restituire alle fotografie il peso delle idee che esse contengono.
Sarà meno vero quel racconto visivo che non si sia affidato ad un’attiva partecipazione dell’inconscio.

Bibliografia essenziale
Cavatori, Biblos 1993, sui cavatori di marmo delle Alpi Apuane, votato Libro fotografico dell’anno;
Il percorso dell’idea, Bandecchi & Vivaldi 1998, un’indagine sulla parola e sulla scrittura creativa;
Vite, follia e fotografia, cronaca di una svolta, Marsilio e Regione Toscana 1999, che documenta gli anni della dismissione del manicomio di Maggiano (Lu);
Maschere e Maghi, Pezzini 2001, sulla costruzione dei grandi carri carnevaleschi di Viareggio;
Il Crocifisso di Tor Vergata, Federico Motta 2001, sul Cristo in bronzo emblema della Giornata Mondiale della Gioventù fuso a Pietrasanta;
Spazzini, il lavoro dell’uomo nel ciclo integrato dei rifiuti, Pacini 2004, sulla raccolta e il riciclo dei rifiuti;
Carta per Carta, Matteoni 2005, sulla produzione di tutte le tipologie della carta, il loro uso e il ritorno nel ciclo produttivo.
Trapianti, Fondazione Arpa 2006, che affronta, documentandoli, tutti gli aspetti connessi alla donazione e al trapianto degli organi.
Manifestazione realizzata con la collaborazione di:

Carrozzeria Mologno, Barga
Toro Assicurazioni Agenzia Marchini, Castelnuovo di Garfagnana
Bertolotti & Letari, Castelnuovo di Garfagnana
Profumeria Gloria, Castelnuovo di Garfagnana
Estetica Giuly, Castelnuovo di Garfagnana
Autoscuola Gigi Aquilini, Castelnuovo di Garfagnana
Tortelli Michele, Posa pavimenti , Cascio – Molazzana